giovedì 25 febbraio 2010

“LA COSTITUZIONE CHE VORREMMO”

ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE
http://www.controtuttelemafie.it/http://www.telewebitalia.eu/

Proposta di legge di iniziativa popolare. Sottoscrizione e formazione di comitati.
Con invito ad aderire e diffondere.
“LA COSTITUZIONE CHE VORREMMO”

1. L'Italia è una repubblica democratica e federale fondata sulla libertà. I cittadini sono tutti uguali e solidali.
2. I rapporti tra cittadini e tra cittadini e Stato sono regolati da un numero ragionevole di leggi, chiare e coercitive.
3. Le pene sono mirate al risarcimento ed alla rieducazione, da scontare con la confisca dei beni e con lavori socialmente utili.
4. E' libera ogni attività economica, professionale, sociale, culturale e religiosa. Il sistema scolastico o universitario assicura l'adeguata competenza. Le scuole o le università sono rappresentate da un preside o un rettore eletti dagli studenti o dai genitori dei minori. Il preside o il rettore nomina i suoi collaboratori, rispondendo delle loro azioni presso la Commissione di garanzia.
5. Lo Stato assicura ai cittadini ogni mezzo per una vita dignitosa.
6. Il lavoro subordinato pubblico e privato è remunerato secondo efficienza e competenza. Le commissioni disciplinari sono composte da 2 rappresentanti dei lavoratori e presiedute da un dirigente pubblico o aziendale.
7. Lo Stato chiede ai cittadini il pagamento di un unico tributo, secondo il suo fabbisogno, sulla base della contabilità centralizzata desunta dai dati incrociati forniti telematicamente dai contribuenti, con deduzioni proporzionali e detrazioni totali. Agli evasori sono confiscati tutti i beni.
8. Lo Stato assicura a Regioni e Comuni il sostentamento e lo sviluppo.
9. E' libera la parola, con diritto di critica, di cronaca, d'informare e di essere informarti.
10. L'Italia è divisa in 30 regioni, comprendenti i comuni che ivi si identificano.
11. Il potere è dei cittadini. Il cittadino ha il potere di autotutelare i suoi diritti.
12. I senatori e i deputati, il capo del governo, i magistrati, i difensori civici sono eletti dai cittadini con vincolo di mandato. Essi rappresentano, amministrano, giudicano e difendono secondo imparzialità, legalità ed efficienza in nome, per conto e nell'interesse dei cittadini. Essi sono responsabili delle loro azioni e giudicati da una Commissione di garanzia centrale e regionale.
13. Gli amministratori pubblici nominano i loro collaboratori, rispondendone del loro operato.
14. La commissione di garanzia, eletta dai cittadini, è composta da un senatore, un deputato, un magistrato, un rettore, un difensore civico con incarico di presidente. La Commissione centrale giudica in secondo grado e in modo esclusivo i membri del governo. Essa giudica, anche, sui contrasti tra leggi e tra funzioni.
15. Il difensore civico difende i cittadini da abusi od omissioni amministrative, giudiziarie, sanitarie o di altre materie di interesse pubblico. Il difensore civico è eletto in occasione delle elezioni del parlamento, del consiglio regionale e del consiglio comunale.
16. I 150 senatori sono eletti proporzionalmente, con liste regionali, tra i magistrati, gli avvocati, i professori universitari, i medici, i giornalisti.
17. I 300 deputati sono eletti, con liste regionali, tra i restanti rappresentanti la società civile.
Il Parlamento vota e promulga le leggi propositive e abrogative proposte dal Governo, da uno o più parlamentari, da una Regione, da un comitato di cittadini. Il Governo, entro 30 giorni dalla legge, emana i regolamenti attuativi di carattere federale. Le regioni, entro 30 giorni dalla legge, emanano i regolamenti attuativi di carattere regionale.
18. La presente Costituzione si modifica con i 2/3 del voto dell’assemblea plenaria, composta dai membri del Parlamento, del Governo e dai presidenti delle Giunte e dei Consigli regionali. Essa è convocata e presieduta dal Presidente del Senato.

lunedì 22 febbraio 2010

PERCHE’ I DIVERSI SONO EMARGINATI E PERSEGUITATI ??

1 web tv nazionale fatta da centinaia di web tv locali con servizio gratuito di pubblicazione dei filmati per gli aderenti, in cui ogni paese o città si presenta al mondo per incentivare sviluppo economico e sociale per battere l’illegalità: eventi rappresentativi, attività di enti pubblici ed associazioni, aziende, video denunce;
5 siti web associativi, con centinaia di contatti al giorno, in cui si riportano, in modo analitico ed imparziale, per argomento e per territorio, le illegalità impunite e sottaciute, affinché non si ignori o non si dimentichi;
5 siti blog di agenzie stampa a cui accedono centinaia di giornalisti per i loro articoli;
2 social network, in cui è inibita la partecipazione a chiunque usi lo strumento a fini di propaganda politica o diffamatoria;
1 libro denuncia di inchiesta sociologica, sunto dei siti web, richiesto da tante biblioteche comunali e scolastiche.
Tutto ciò non basta per avere visibilità, notorietà e sostegno.
Oscurati dai media, pur essendo un sodalizio nazionale, perché non faziosi e non asserviti alla magistratura ed a questa politica di destra, di centro, di sinistra. Per i giornalisti è meglio il gossip o la faziosità, ovvero leggere le veline giudiziarie e dare la parola ai soliti “parrucconi”.
Ridotti alla fame e all’emarginazione. Decine di processi pretestuosi e ritorsivi a carico per reati di diffamazione a mezzo stampa, sol perché si riporta quanto pubblicato da altre fonti note e credibili. Per il potere devi subire e devi tacere.
Penso di fare la mia parte per cambiare la nostra Italia, ma l’Italia, si lamenta, ma non vuol essere cambiata.
Per questo ci ritroviamo da soli a portare avanti una battaglia di civiltà.
Oggi, impotenti, elemosinando visibilità e solidarietà dalle vittime del sistema, possiamo solo riportare ai posteri una realtà ed una verità che non devono essere dimenticate.
Comunque, noi siamo orgogliosi di essere diversi in una omologazione imperante, dove ognuno è clone di un modello istituzionale destinato all’estinzione.
L’Italia è un caos organizzato, dove la giustizia, si prevede, sia amministrata solo in nome del popolo, ma si omette di legiferare, affinché essa sia amministrata anche per conto ed interesse dei cittadini.
L'Italia dove mai nulla cambia e, semmai succedesse, cambia solo in peggio.
Gli anormali non siamo noi, ma lo è chi accetta tutto ciò, con codardia tacendo.

Grazie dell’attenzione.
Presidente Dr Antonio Giangrande, Associazione Contro Tutte le Mafie
www.telewebitalia.eu